La prima storia, intervista dei professionisti autentci che proponiamo è quella di Monja, che è anche ricca di consigli.
Con questo post si apre la rubrica delle interviste dei professionisti autentici, storie di chi ce l’ha fatta, ce la sta facendo e che, soprattutto, comunica in modo autentico e professionale.
L’intento delle interviste è portare ispirazione a tutti noi professionisti autentici, capire che possiamo farcela impegnandoci ogni giorno e anche, dare visibilità a chi davvero sta creando il suo futuro professionale e lo prende sul serio e si impegna ogni giorno per essere di aiuto agli altri, grato del percorso che è chiamato a realizzare in questa vita.
L’intervista di Monja, operatrice shiatsu e counsellor.
Ciao Monja, parlaci un po’ di te, di cosa ti occupi? Quale è, se ce l’hai, la tua mission?
Sono un’operatrice shiatsu e counsellor di base (che vuol dire che ho frequentato i primi due anni di un master in counselling e posso utilizzare le competenze che ho acquisito nel mio lavoro, a gennaio inizierò il terzo anno del master e a fine 2017 sarò counsellor professionista).
La mia mission (su cui però lavorerò ancora un po’ in questo periodo) è
“Ti aiuto a dedicarti l’attenzione e il tempo che ti meriti per prenderti cura di te, stabilendo un contatto profondo e consapevole col tuo corpo. Per ascoltarti a fondo, volerti bene e sentirti bene.”
E’ vero che hai deciso di dedicarti a tempo pieno a questo lavoro da dicembre 2016, lasciando il lavoro in azienda? Cosa ti ha spinto o convinto a fare questa scelta?
Quando mi sono trasferita a Pisa, a fine 2009, avevo già questa idea. Pensavo che fosse questione di pochi mesi e ce l’avrei fatta, invece ho dovuto percorrere un cammino piuttosto lungo per arrivare fin qui: un lavoro di ricerca personale di un’identità, ma anche di comprensione delle dinamiche di marketing e di conoscenza del mercato. Ho anche imparato un nuovo modo di relazionarmi con il denaro e col farmi pubblicità: sono sempre stata una dipendente (per più di 15 anni ho ricevuto ogni mese uno stipendio più o meno sicuro) e quindi ho dovuto decidere quanto vale il mio tempo e imparare che non è male, o sconveniente, chiedere denaro in cambio di “far star bene” una persona, e nemmeno proporsi esplicitamente come professionista.
Quando sono stata sufficientemente sicura di avere tutto quello che serve per poter riuscire, in un tempo ragionevole, ad avere clienti ed idee a sufficienza per compensare il lavoro da dipendente, ho pensato ad una data e cominciato il conto alla rovescia. In questo mi ha aiutato molto il mio compagno, che crede in me e mi sta dando fiducia: stiamo rischiando di perdere uno stipendio che ci serve per arrivare a fine mese, non è poco!
Chi sono i tuoi riceventi?
I miei clienti dei trattamenti shiatsu sono adulti, intorno ai quarant’anni, che hanno un lavoro in proprio oppure un ruolo di livello medio o medio-alto in azienda. Sono in gran parte lavoratori intellettuali, ma quello che li accomuna tutti è che sono persone sensibili, spesso estremamente impegnate con lavoro, famiglia e magari anche altre attività al di fuori: volontariato, cause politiche.
Vengono da me per prendersi un’ora per sé, spesso per rilassarsi profondamente, come dico nella mia mission per “prendere contatto con il loro corpo”, che vuol dire ascoltarsi, sentire le tensioni, accettarle e accettare che possano sciogliersi anche se magari solo temporaneamente.
Ultimamente alcuni si prendono un po’ di tempo anche per parlare con me, confrontarsi su situazioni della loro vita di tutti i giorni, usarmi come specchio per vedere i loro pensieri più chiaramente e magari sciogliere qualche piccola tensione anche in quelli, oltre che nel corpo.
Cosa ti piace di più di quello che fai?
Vedere lo sguardo delle persone che lavorano con me dopo i trattamenti o le meditazioni.
Cosa ti piace di meno di quello che fai?
Per me è ancora difficile presentarmi adeguatamente in mezzo a persone che non mi conoscono, che spesso è la parte importante per acquisire clienti: spiegare cos’è lo shiatsu è difficile e sto ancora cercando un modo semplice (e breve!) per raccontare quali sono i risultati che si possono ottenere senza far pensare alle persone che io sia una specie di maga.
Quale è la difficoltà più grande che hai dovuto affrontare/stai affrontando per poter esercitare questa professione? (… valgono anche due o tre difficoltà se preferisci, ndr)
In breve: non guadagno abbastanza. Da pochissimo, però, questo è il mio unico lavoro. Fino ad ora ho dovuto gestire due lavori estremamente diversi tra loro, con questo (lo shiatsu) che richiede dedizione assoluta per poter sfondare realmente. Nonostante abbia fatto tantissimo, non avevo le energie per poter fare veramente tutto quello che avrei voluto. Sono molto fiduciosa che ora le cose cambieranno molto.
Quali mezzi/canali utilizzi per farti conoscere?
Il mio sito, la newsletter, la pagina facebook, instagram. Ora che ho un po’ più di tempo cerco di godermi anche un po’ la città, partecipando ad eventi in cui potrei trovare i miei clienti, che poi generalmente sono eventi che piacciono anche a me: conferenze, presentazioni di libri, dibattiti.
Quale strumento funziona meglio per diffondere il tuo messaggio (oltre al passaparola, che è sempre importante)?
Direi la pagina facebook e il sito. Recentemente ho commissionato un lavoro SEO per cui sto già vedendo dei risultati interessanti.
Qual è il complimento, riscontro o feedback che un tuo ricevente ti ha fatto e che porti sempre nel cuore?
Ce n’è uno bellissimo, che risale a quando ero arrivata qui da poco. Una cliente mi ha detto che dopo i trattamenti Shiatsu si sentiva talmente bene che le veniva persino voglia di stirare. Questa è nel mio medagliere !!!!
Un trucco che utilizzi nelle giornate che, professionalmente parlando, nascono “storte”?
Se è bel tempo faccio una passeggiata, se è brutto approfitto per lavorare sulla programmazione delle attività, magari faccio brainstorming su un progetto che ho in mente (la programmazione mi piace tantissimo), oppure lavoro sull’organizzazione di progetti che ho in cantiere. Se proprio va male male mi guardo un telefilm mangiando biscotti e accarezzando la gatta, ogni tanto ci vuole eh.
Il libro più utile o importante che tu abbia letto? Perché?
La Storia Infinita. Mi ha insegnato a lasciare sempre un po’ di spazio al mio Bambino, quello che dà tanta fiducia ai suoi sogni e alla sua fantasia, e si stupisce sempre per le piccole cose belle.
Un consiglio che vorresti dare ai tuoi colleghi o operatori olistici, in base alla tua esperienza professionale…
Non abbiate paura di farvi pubblicità: trovate il vostro modo di mostrare semplicemente quello che siete e cosa fate e le persone giuste vi apprezzeranno.
Lasciaci i tuoi riferimenti, per chi ti volesse contattare o seguire (email, sito, fb, Instagram… insomma, quello che vuoi tu!)
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Grazie per aver condiviso la tua esperienza con noi!
Se anche tu che stai leggendo vuoi candidarti per essere intervistato scrivimi a [email protected] con una breve storia di presentazione (30 righe). Indica il tuo sito, pagina facebook o latri canalai tramite cui posso conoscerti meglio. Cerchiamo sempre belle storie!